Volete scoprire quali sono le prime 3 fonti di stress per i camionisti? La tecnologia più aiutare il settore e gli autotrasportatori o non serve? La nuova ricerca Wtransnet risponde a queste domande e non solo.
Fare l’autotrasportatore è un lavoro faticoso, ma sapete qual è la principale fonte di stress per i camionisti?
Contrariamente a quanto potrebbero pensare i non addetti ai lavori, dobbiamo svelare che non è legata alla guida.
Nel periodo estivo abbiamo svolto una ricerca in Italia e Spagna per analizzare il rapporto degli autotrasportatori con le nuove tecnologie e scoprire quali sono le situazioni più stressanti che si verificano nel lavoro quotidiano.
Dalla ricerca risultano al primo posto, tra i momenti peggiori nella giornata di un autotrasportatore, le situazioni di attesa forzata, come quando si “perde tempo” nel carico / scarico merce, oppure quando si deve attendere in un parcheggio l’apertura della sede o si è in coda al centro di smistamento.
Al secondo posto troviamo la guida imprudente da parte degli automobilisti, che spesso non tengono conto delle possibilità di manovra (e ripresa) di un camion.
Al terzo posto sul podio delle situazioni stressanti c’è – e questo è facilmente comprensibile – l’obbligo di compilazione, per ogni trasporto, di tutte le scartoffie burocratiche.
Per la seconda posizione, purtroppo non possiamo farci nulla (oltre a suonare il clacson) mentre per la prima e la terza posizione, per fortuna, la tecnologia può venire in aiuto dei camionisti per ridurre il livello di stress (il 97% degli intervistati dichiara che una maggiore tecnologia a bordo facilita il lavoro “molto” o “abbastanza”). Solo una minoranza di voi (38%) ritiene che l’utilizzo della tecnologia sia esso stesso fonte di stress.
Ma per cosa viene utilizzata la tecnologia a bordo di un mezzo di trasporto? Ben il 61% degli autotrasportatori si connette a internet dal proprio camion e il 70% dei camionisti intervistati dichiara di utilizzare la borsa carichi (speriamo Wtransnet) per ricercare offerte merci e non viaggiare con il camion vuoto, quindi per lavoro.
Attualmente la tecnologia più presente sui camion italiani è, come immaginabile, rappresentata dall’immancabile “Navigatore GPS” – utilizzato dal 82% dei rispondenti – a pari merito con il tachigrafo digitale, che ha praticamente sostituito quello analogico.
La tecnologia, secondo quanto indicato nel rapporto “internet trends” 2016, sarà il volano e il centro della prossima evoluzione del trasporto, un segmento che vedrà nei prossimi 10 anni un forte impulso: i “mezzi di trasporto connessi” rappresentano già una tendenza in progressiva espansione, come le cronache raccontano. Gli esempi di “connessione” possono essere disparati, dal tachigrafo smart agli oggetti connessi presenti in cabina che possono aiutare ad ingannare i momenti di attesa e a lavorare meglio e Wtransnet vuole essere pronta a cogliere le sfide future e sostenere il mercato del trasporto.