Sebbene questo sia un obiettivo possibile, alcuni studi indicano che, senza le adeguate normative, in vent’anni sarebbe difficile far scendere i consumi attuali del 10%.
Al giorno d’oggi sono disponibili nel mercato alcune tecnologie decisamente all’avanguardia che potrebbero permettere di ridurre il consumo di carburante da parte dei veicoli pesanti di una cifra compresa tra il 30 ed il 50% rispetto ai numeri attuali. Questo è quanto riporta uno studio di “Transport & Environment”.
Secondo questo studio, il potenziale più alto tra le parti che compongono un mezzo pesante lo si trova nella parte anteriore. Il motore viene infatti ospitato dal trattore stradale, ed è attraverso la riduzione del calore di scarto e l’ottimizzazione della combustione che si potrebbe far scendere il livello dei consumi del veicolo. Vanno poi considerati i miglioramenti che porteranno ad un’implementazione sempre più costante della tecnologia ibrida. Infine, l’ottimizzazione della trasmissione, le novità introdotte dalle case produttrici di pneumatici gli ultimi sviluppi in campo aereodinamico potrebbero racchiudere un grande potenziale.
Sebbene gli sviluppi tecnologici possano contribuire a ridurre la resistenza aereodinamica, l’innovazione nel campo dei motori è indubbiamente l’area dalla quale ci si aspettano i maggiori miglioramenti. L’impatto più rilevante in questi termini è indubbiamente legato alla riduzione dei consumi. Tuttavia, si suppone che senza le adeguate misure e le sufficienti riforme istituzionali sarà difficile rendere il trasporto più efficiente, se non del 10% rispetto ai numeri attuali. Per i camion più piccoli, addirittura, si parla di un miglioramento non superiore al 6%.
Uno studio dell’Unione Europea sostiene però che il potenziale complessivo si possa aggirare attorno al 25%. Questo significa che si ritiene possibile raggiungere l’obiettivo di ridurre del 32% i consumi dei veicoli impiegati nel trasporto merci su strada entro il 2050. Come detto, nonostante questo sia un obiettivo raggiungibile, senza le adeguate normative si ritiene che sia difficile far scendere i consumi attuali di una cifra superiore al 10% in vent’anni.