Che cosa c’è da sapere se si lavora con la Francia

La Francia è un paese in cui il trasporto merci su strada e la logistica giocano un ruolo molto importante per l’economia, sia a livello nazionale che internazionale. Questo si riflette nelle numerose modifiche di legge che vedono coinvolto il paese transalpino.

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Numerose modifiche di legge vedono coinvolta la Francia, un paese dove trasporto e logistica giocano un ruolo chiave per l’economia.

Nel corso degli ultimi anni la Francia ha intrapreso un percorso politico preciso, teso a salvaguardare alcuni settori della propria economia, seguendo una filosofia promossa dall’attuale presidente Emmanuel Macron. Queste azioni hanno coinvolto anche il settore del trasporto, rivoluzionando il modo di lavorare con questo paese.

L’introduzione della Legge Macron nel 2015 ha portato ad una netta spaccatura tra i paesi dell’Europa occidentale, “vicini” alla visione protezionistica supportata dall’attuale presidente, e quelli dell’Europa orientale, rappresentando soltanto la prima di una lunga serie di novità che hanno riguardato il settore.

La ragione per la quale la Francia ha introdotto la Legge Macron va individuata nel tentativo da parte di Parigi di supportare pienamente il settore del trasporto e della logistica a livello nazionale, in forte crisi per la mancanza di autisti e minacciato dalla concorrenza delle aziende dei paesi dell’Est.

Per poter compensare i costi di creazione del sistema introdotto per la dichiarazione e il controllo del distacco dei lavoratori, la Francia ha imposto alle aziende interessate a lavorare nel suo territorio il pagamento di una quota di €40 per ciascun lavoratore distaccato. In questi giorni l’obbligo di pagare questo contributo è stato abolito.

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La Legge Macron ha introdotto numerose novità che sono poi state adottate a livello europeo, nel nome della lotta al «dumping sociale».

Un altro pilastro della lotta al “dumping sociale” introdotto con la Legge Macron ha riguardato il rispetto della normativa sul riposo settimanale. Nonostante le critiche, di recente l’Unione europea ha ufficialmente riconosciuto come illegittimo il riposo lungo effettuato in cabina, obbligando i conducenti ad effettuarlo in aree adeguate.

L’introduzione di questo divieto va visto sia nel tentativo di migliorare la situazione socioeconomica e di salute degli autisti, sia per motivi di sicurezza stradale. In questo senso, negli ultimi giorni è arrivata un’altra novità dalla Francia. Il paese transalpino ha deciso di proibire la sosta superiore alle 12 ore per i veicoli che viaggiano in ADR.

Il divieto riguarda tutti i veicoli che trasportano merci pericolose, regolando i luoghi dove sarà possibile effettuare una sosta: si potrà rimanere nei parcheggi ad almeno 50 metri dalle abitazioni, dagli edifici aperti al pubblico e da altri veicoli che trasportano un carico di prodotti infiammabili, ma sarà proibito sostarvi per più di 12 ore.

La Francia si conferma pertanto un paese molto attivo ed attento, capace di adeguarsi rapidamente alle nuove, possibili esigenze del settore del trasporto e della logistica. Rimanere aggiornati è fondamentale se si lavora regolarmente con questo paese, per non incappare in situazioni di imprevisto legate alle più recenti disposizioni di legge.

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