Il mese di maggio si chiude con un’importante novità legislativa che riguarda il trasporto merci su strada in Spagna

Lo scorso 27 maggio è entrata in vigore anche in Spagna la trasposizione della direttiva europea che riguarda il distaccamento dei lavoratori e le prestazioni lavorative transnazionali.

In riposta alla direttiva 67/2014, che fa riferimento al distaccamento dei lavoratori e la cui implementazione già si è potuta osservare in paesi quali la Germania, la Francia, l’Italia, l’Olanda e l’Austria, si aggiunge ora la “versione spagnola”. Il datore di lavoro che andrà a distaccare un trasportatore straniero sarà obbligato a nominare un rappresentate legale sul territorio, così come a realizzare una pre-dichiarazione del distaccamento attraverso un formulario online che informi le autorità spagnole, esattamente come accade anche in altri stati. In aggiunta a ciò, egli si deve adattare alle regole lavorative spagnole, tra le quali troviamo anche quella che riguarda il salario minimo.

novità-legge-Spagna-salario-minimo

Ricapitolando, sarà necessario rendere identificabile e contattabile la persona fisica o giuridica che l’azienda ha scelto quale legale rappresentante in Spagna che fungerà da collegamento tra l’impresa e le autorità competenti, in modo da poter ricevere e/o inviare la documentazione necessaria.

Parlando di documentazione, è obbligatorio rendere conoscibile il seguente elenco:

  • Busta paga che comprovi il pagamento del salario ad ogni lavoratore
  • Autorizzazione a lavorare in un paese terzo
  • Contratto esistente di lavoro
  • Registro delle ore di lavoro svolte

Questo aspetto riguarda il personale inviato in Spagna da un datore di lavoro, in quanto tutto ciò non è previsto per i padroncini che guidano il proprio veicolo. La documentazione dovrà essere tradotta in spagnolo o nelle lingue riconosciute dalle varie comunità autonome (catalano, basco e galiziano tra gli esempi più rilevanti). In caso di inadempienza, come già accade altrove, si incapperà in sanzioni legali.

Tuttavia, al giorno d’oggi questa notizia non è del tutto completa. Non è stato infatti ancora chiarito se questi obblighi andranno a riguardare soltanto gli autisti che svolgono attività di cabotaggio oppure anche quelli che effettuano un trasporto internazionale verso la Spagna, con attività di carico e scarico.

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