L’attività degli autotrasportatori e le restrizioni alla circolazione: problema effettivo?

Le restrizioni alla circolazione dei mezzi pesanti non costituiscono un limite invalicabile per gli autotrasportatori membri della nostra comunità.

La nostra indagine ci porta oggi ad analizzare la situazione di due grosse aziende di trasporti, le quali si affidano costantemente a Wtransnet per il loro lavoro. Iniziamo con Paolo Rossi di Messaggerie del Garda. “Le restrizioni al traffico non costituiscono realmente un problema per la nostra attività, non finiamo quasi mai per esserne svantaggiati perché sia sul nazionale che sull’internazionale riusciamo ad organizzare perfettamente il calendario. Alcune aziende ci vengono incontro se lavoriamo con mercati particolari, e ci forniscono una lista mensile aggiornata di tutte le eventualità che possono finire per rallentare il nostro lavoro”.

Paolo sostiene inoltre che il vero motivo di disagio siano le limitazioni durante i ponti o le festività che capitano a ridosso di un giorno non lavorativo. “Le settimane con i ponti sono davvero problematiche, alcuni trasportatori internazionali scelgono di non venire nemmeno e alcuni nostri mezzi non ha senso farli uscire. A volte è necessario organizzarsi anticipando un po’ il lavoro, ma tutto sommato è qualcosa a cui siamo abituati”.

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Porta il discorso su un tema leggermente differente ma ricco di interessanti spunti Gianluca Catania di Sudtrasporti. “Beh a dire il vero in Italia è un problema, perché dobbiamo fermare i camion al sabato quando potremmo fare molte consegne. Questo ci impedisce di arrivare a destinazione anche quando siamo molto vicini al luogo di consegna e ci impedisce di scaricare e liberare l’autista. Ci sono delle volte in cui i mezzi potrebbero circolare, mentre è chiaro che durante i giorni festivi sia giusto che si osservi il blocco.

Anche Gianluca si organizza con largo anticipo, tuttavia non lo fa per viaggiare soltanto su gomma. “Non sempre ci causa un problema una limitazione alla circolazione perché abbiamo gli imbarchi prenotati e questo ci garantisce la possibilità di arrivare all’imbarco con una o due ore di permesso prima di ossevare il blocco. Noi lavoriamo molto su nave, mentre un tempo lavoravamo molto di più su gomma e coprivamo anche lunghe tratte come ad esempio dalla Sicilia a Milano. Oggi non ci conviene, preferiamo avere autisti a Genova, Ravenna, Livorno o in Sicilia che consegna la merce che arriva in porto. Secondo noi è meglio essere pronti a lavorare nei porti dove sbarchiamo, per poter consegnare in molti comuni italiani o imbarcarci per arrivare in Spagna”.

Apprezziamo i punti di vista alternativi, che ci portano a considerare aspetti del nostro lavoro che a volte possono passare inosservati o sotto traccia. Le considerazioni sul sabato, ad esempio, sono argomento di discussione da molti anni, sebbene poco si sia fatto per migliorare la situazione che riguarda il mondo dell’autotrasporto.

 

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