Il futuro è «smart»: le case costruttrici puntano sulla tecnologia per i camion di domani

Migliorare la sicurezza, aumentare la connettività e sperimentare la guida autonoma. Questi gli obiettivi attuali delle più famose case costruttrici per dare forma gli smart trucks del futuro, senza dimenticare dei sistemi di intrattenimento multimediale e la navigazione satellitare più precisa.

È giunta l’ora della rivoluzione digitale anche per i camion. Analizziamo passo a passo le più importanti novità che sono state introdotte con i modelli più recenti delle più famose case costruttrici di veicoli pesanti.

Quando pensiamo al concetto di smart trucks, è molto importante definire le tre categorie dentro alle quali possiamo distinguere il veicolo. Quello che conosciamo come infotainment, la connettività e l’ambizione per il futuro, rappresentata dalla guida autonoma. Tutti questi aspetti non sono una novità per chi lavora ogni giorno con questa tipologia di veicoli. In alcuni casi si tratta di implementazioni o miglioramenti rispetto a tecnologie che già sono disponibili in molte autovetture, soprattutto se parliamo di infotainmente e connettività, da applicare al mondo dei camion. In questa direzione dobbiamo analizzare il lavoro di Volvo, la quale sta lavorando ad un sistema che possa integrare contemporeanemente la gestione di dispositivi mobili e la navigazione GPS. La casa svedese non si limita a questo e non si dimentica del lato “divertimento”, proponendo un sistema che permetta di ascoltare qualsiasi radio, così come la propria musica in streaming. Anche Mercedes e Scania hanno scommesso su questi sistemi, proponendo l’integrazione dei loro sistemi multimediali premium anche con Apple Car Play, il sistema che permette al guidatore di comandare, tramite pulsanti al volante e comandi vocali, numerose applicazioni come le mappe, consultare le email, effettuare telefonate e ascoltare musica in tutta sicurezza e senza togliere le mani dal volante. Infatti, la vera novità in quest’ottica è l’inclusione dell’assistente vocale Siri, già conosciuto a chi possiede un prodotto Apple, capace di leggere i messaggi ricevuti e riprodurre i file audio tramite gli altoparlanti in cabina.

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Fino a qui si potrebbe dire che tutte queste migliorie si siano incentrate su aspetti abbastanza comuni e già integrati in molti veicoli (GPS, riproduzione di musica, etc.). Tuttavia l’innovazione più rilevante è sicuramente quella che proviene dall’integrazione della gestione della flotta a tutto il sistema tecnologico che contiene il veicolo. È proprio qui che ci si gioca il futuro: Scania, ad esempio, sta già gestendo 250 mila camion con un sistema che permette di diagnosticare problemi da remoto, gestendo una flotta ed effettuando il tracking dei propri veicoli in tempo reale. Il livello di interazione è talmente alto che si possono ottenere informazioni attraverso la fotocamera del proprio smartphone per comprovare il funzionamento di alcune componenti del veicolo. Anche Volvo sta lavorando in questo senso, cercando di monitorare l’attività del camion e lo stato delle sue componenti al fine di creare un sistema che possa impedire le soste e le fermate non desiderate. Questo presuppone, all’origine, un processo che ha come obiettivo finale quello di dare forma alla guida autonoma e alla manutenzione automatica del camion. Anche se sembra un’utopia, alcune case stanno progettando e testando questa possibilità e, fra tutte, spicca Mercedes la quale precede alcune start-up particolarmente ambiziose.

In conclusione, anche se si tratta di un futuro non immediatamente prossimo, l’obiettivo che le principali case si sono poste è quello di arrivare ad una maggiore produttività ed efficienza nell’uso dei veicoli pesanti nel settore del trasporto, portando i camion ad essere sempre di più smart trucks.

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