La risposta è affermativa, visto che ad oggi nessuno è stato in grado di trovare la formula magica per far sì che tutte le aziende siano impeccabili nella loro gestione.
Però la domanda seguente che devi farti è: “Che fa Wtransnet nei confronti delle aziende che non lavorano correttamente nella borsa?”
Qui possiamo darti una risposta più articolata, fornendoti informazioni che forse non conoscevi. Fin dall’inizio, 20 anni fa, Wtransnet ha puntato sulla creazione di un punto d’incontro per aziende di trasporto dove lavorare in sicurezza. È possibile che questo lo dicano in molti, ma si contano sono pochi quelli che vanno avanti fino alle estreme conseguenze.
Nel caso di Wtransnet lo abbiamo preso cosi sul serio da creare una politica di qualità (Quality Assurance Policy) e un organo, il Comitato Uditore, che si occupa di garantirne il rispetto. In questo modo se un’azienda compie una grave infrazione le si sospende immediatamente l’accesso, arrivando anche all’espulsione se necessario.
È importante sottolineare che l’obiettivo principale del Comitato è vigilare sulla sicurezza di tutte le aziende iscritte e sulle buone pratiche nel market place, per questo motivo può ammonire le aziende che hanno comportamenti scorretti. Dopo aver ricevuto un ammonimento l’azienda potrà permanere nella borsa sempre che prenda atto della gravità del caso e corregga il suo comportamento, senza commettere di nuovo lo stesso errore. Solo in casi estremamente gravi o di fronte a comportamenti reiterati si arriva all’espulsione.
Prima di prendere questo tipo di provvedimenti Wtransnet effettua un’analisi approfondita di ogni cliente. Per ogni segnalazione ricevuta si mette in atto un processo di monitoraggio da parte del servizio di assistenza al cliente che si occupa di mediare tra le parti implicate. Per esempio nel caso di un ritardo di pagamento come misura preventiva si sospende l’accesso all’azienda debitrice finché non si arriva a una soluzione, nel frattempo si inizia un processo di monitoraggio per controllare che l’incidenza non si ripeta e inoltre si applica una penalizzazione economica per l’insoluto.
Fin dagli esordi, nel 2007, il Comitato Uditore ha emesso 773 giudizi anche se, come abbiamo detto, non tutti hanno comportato l’espulsione dell’azienda.
Tra le cause più ricorrenti di espulsione si trovano la rivendita di carichi, la trasmissione di informazioni sensibili ad aziende esterne a Wtransnet, e in misura minore anche se potrebbe sembrare il contrario, i casi di morosità che non è stato possibile risolvere con l’intervento del dipartimento insoluti di Wtransnet.
Come dicevamo, l’obiettivo di questo rogano di mediazione è quello di correggere possibili deviazioni, per questo la maggior parte delle decisioni sono a carattere preventivo. Ad esempio le sospensioni effettuate quando un’azienda riceve resoconti negativi da parte di altri associati o la sospensione del servizio di assicurazione sui pagamenti a causa di un uso scorretto.
Anche i casi di ritardo di pagamento, anche se si risolvono grazie all’intervento del dipartimento insoluti, comportano un ammonimento formale. Se non viene rispettato e si ripete la situazione gli viene negata la possibilità di offrire carichi e se non arriva a fare fronte al debito contratto viene espulso definitivamente.
Tutta questa informazione viene registrata nella scheda dell’azienda in modo che quando un cliente vuole intraprendere una nuova collaborazione può rivolgersi al Servizio di informazioni sulle aziende, il più apprezzato dagli utenti di Wtransnet, per informarsi su eventuali incidenze.
Questo protocollo è il pilastro su cui si fonda l’attività di Wtransnet, convertendola nella borsa carichi leader in sicurezza dove operano solo le migliori aziende del trasporto europeo.