Restrizioni e spedizioni: un reale problema per i nostri spedizionieri?

La questione delle restrizioni alla circolazione dei mezzi pesanti va ad influire sul lavoro dei nostri clienti spedizionieri nel mondo del trasporto?

La questione che riguarda le restrizioni alla circolazione dei mezzi pesanti è una questione che si ripete da molti anni, gravando sui nostri clienti padroncini così come su spedizionieri e grandi aziende di autotrasporto. Sebbene non costituisca necessariamente un limite invalicabile per i membri della nostra comunità, il calendario dell’autotrasportatore deve sempre tenere conto di queste date speciali in cui la propria attività andrà necessariamente a subire delle variazioni importanti. Per questa ragione abbiamo deciso di indagare più a fondo, andando a capire realmente il livello di importanza e di effettiva influenza sull’attività lavorativa che le limitazioni alla circolazione hanno per i nostri clienti.

Iniziamo la nostra indagine con gli spedizionieri, una tipologia di cliente molto importante per Wtransnet. Parliamo con Remo de Fabritiis di Carreras Italia, il quale ci delinea un quadro storico in cui l’evoluzione delle comunicazioni ha permesso di venire a capo di quello che, un tempo, era effettivamente un problema sentito. “Al giorno d’oggi è un po’ difficile parlare delle restrizioni come di una questione che limita l’attività di uno spedizioniere, specialmente per un gruppo come il nostro che si ha sedi in Italia e Spagna. L’organizzazione è tutto, per cui a fronte di un lavoro ben fatto a monte non abbiamo mai realmente il problema di rimanere fermi. Una volta si poteva rimanere sorpresi da alcuni blocchi, ma al giorno d’oggi nemmeno chi fa consegne ‘just in time’ ha davvero di che preoccuparsi”.

Tuttavia Remo ci fa capire come questo problema potrebbe essere più importante per chi lavora con aziende di piccole dimensioni, che si occupano di trasporti dall’Italia all’estero e che potrebbero incappare in una restrizione per una mancanza di comunicazione con il cliente straniero. “Loro se non scaricano hanno un problema, non possono pensare di rimanere fermi, finisce che ci rimettono dei soldi. Questa alla fine risulta essere una cosa che a noi non tocca, ma siamo nel settore così come lo sono loro e sicuramente per queste aziende può essere una situazione spiacevole in cui non vorremmo mai finire”.

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Le limitazioni non toccano invece chi, come Cristina Rossi di Alaska SRL, lavora nel settore dei servizi specializzati nel trasporto su strada di prodotti alimentari, molti dei quali sono deperibili. Il settore della frutta e della verdura fresca, infatti, non può essere soggetta a restrizioni e la merce viaggia in regime di deroga per evitare che si deteriori. “Per un soggetto come il nostro è davvero difficile rispondere alla vostra domanda. Noi sappiamo di avere a che fare con un mercato che non è soggetto ad alcuna limitazione perché dobbiamo poter consegnare la merce. Ad ogni modo le restrizioni non dovrebbero costituire un problema reale per nessuno, poiché i calendari vengono pubblicati con largo anticipo e al giorno d’oggi l’organizzazione della propria attività è fondamentale”.

Dalla nostra indagine emerge che le aziende di spedizioni che collaborano con noi non sentano questo tema come un qualcosa che può limitare eccessivamente la loro attività. Le restrizioni possono causare alcuni problemi nell’unione di diversi giorni festivi, dove ci si può imbattere in problemi legati al traffico turistico o alla presenza di numerosi autotrasportatori che necessitano arrivare in orario in un determinato luogo per poter scaricare o caricare ed evitare il blocco. L’organizzazione gioca un ruolo chiave e la disponibilità dei calendari garantisce di limitare al minimo la possibilità di incappare in perdite di tempo importanti.

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